Scontrino elettronico: tutto quello che c’è da sapere
Il nuovo obbligo è ormai alle porte. Lo scontrino elettronico sarà obbligatorio a partire dal 1° luglio 2019 per alcune imprese, mentre per tutte le altre a partire dal 1° gennaio 2020. Scopriamo insieme tutte le regole da seguire in questo articolo.
Pronti per il nuovo obbligo dello scontrino elettronico? La rivoluzione del Fisco digitale spaventa un po’ tutti. Ma niente panico! Fondamentale è tenersi aggiornati su ogni novità, aggiornamento e modifica. Innanzitutto, precisiamo che l’obbligo per lo scontrino elettronico entrerà in vigore il 1° luglio per le imprese con un valore d’affari superiore ai 400.000 euro. Dunque, questo è già il primo punto su cui fare chiarezza.
Dal 1° gennaio 2020, invece, l’obbligo di trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri, si estenderà anche a tutto il resto dei soggetti che, normalmente, certificano le proprie operazioni rilasciando uno scontrino o una ricevuta fiscale.
Per riassumere, l’avvio del nuovo obbligo in materia di IVA, disciplinato dall’art. 2 del Decreto Legislativo n.127/2015 entrerà in vigore:
- a partire dal 1° luglio 2019 per gli operatori IVA con un volume d’affari complessivo superiore a 400.000 euro (nell’anno d’imposta 2018);
- a partire dal 1° gennaio 2020 per tutta gli altri soggetti di cui all’articolo 22 del DPR n. 633/1972.
Scontrino elettronico, i soggetti esonerati
Secondo il decreto del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanza, ndr) pubblicato il 16 maggio 2019, i soggetti esonerati da tale obbligo saranno i tabaccai, i giornalai, i tassasti e tutti quei soggetti che effettuano operazioni marginali.
Probabilmente, come si legge dal decreto del MEF, si tratta di un esonero dallo scontrino elettronico temporaneo: la trasmissione e memorizzazione dei dati dei corrispettivi giornalieri sarà quindi limitata al 2019 per tutti quei soggetti che, in base alla legislazione vigente, sono fuori dal perimetro di certificazione dei corrispettivi.
Infine, tra i soggetti esonerati dall’obbligo di emissione dello scontrino elettronico, rientrano fino al 31 dicembre 2019 anche coloro che effettuano operazioni marginali, i cui ricavi non superino l’1% del volume d’affari del 2018. Dunque, fino alla fine del 2019, le operazioni di questo tipo saranno certificate con lo scontrino cartaceo o con la ricevuta a cui siamo normalmente abituati.
L’obbligo, come ha sottolineato l’Agenzia delle Entrate, sarà non applicabile a chi ovviamente ha avviato un’attività nel 2019. Dunque, anche tutte le attività iniziate nel corso di quest’anno rientrano tra gli esonerati.
Scontrino elettronico 2019, cos’è e cosa cambierà con il nuovo obbligo
Molti di voi si saranno chiesti cosa sia lo scontrino elettronico e cosa cambierà per la vostra attività. Lo scontrino elettronico è l’obbligo di memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi giornalieri previsto per i titolari di partita IVA che esercitano attività di commercio al minuto.
Sarà introdotto in via graduale dal 2019 e a pieno regime dal 2020. E’ proprio di questi ultimi giorni la notizia per cui le multe saranno sospese fino al 31 dicembre 2019. Un vero e proprio sospiro di sollievo per coloro che stanno per cambiare il registratore di cassa per adeguarsi al nuovo decreto.
Ma da dove nasce questa nuova direttiva? In linea con la rivoluzione del Fisco Digitale, lo scontrino elettronico permetterà di contrastare i fenomeni di evasione fiscale, affiancandosi all’obbligo di fatturazione elettronico avviato lo scorso gennaio 2019 per tutti i titolari di partita IVA a regime ordinario.
Nella pratica, gli esercenti che emettono scontrini o ricevute fiscali per certificare le proprie operazioni, saranno obbligati a memorizzare e trasmettere quotidianamente e in modalità telematica tutti i dati dei corrispettivi giornalieri. Tutto ciò sostituirà il tradizionale scontrino cartaceo.
Ogni giorno, dunque, i commercianti e gli esercenti dovranno compilare un documento anche attraverso un servizio gratuito dell’Agenzia delle Entrate, che dovrà contenere i seguenti dati:
- Data e ora di emissione dello scontrino;
- Numero progressivo;
- Nome ditta, ragione sociale, Nome e cognome dell’emittente e partita IVA;
- Indirizzo dell’attività;
- Breve descrizione dei beni o servizi ceduti;
- Ammontare del corrispettivo e di quello pagato
Immediatamente, il Fisco avrà a disposizione – attraverso un canale telematico – i dati delle vendite e delle operazioni rilevanti ai fini IVA.
Scontrino elettronico 2019, bonus per i nuovi registratori telematici
Per fare tutto ciò, però, sarà obbligatorio dotarsi di nuovi registratori telematici che rispettino le specifiche tecniche pubblicate dall’Agenzia delle Entrate. Dal momento che lo scontrino elettronico, così come la fatturazione elettronico, rappresenterà un costo per i commercianti obbligati, è stato introdotto un bonus del 50% per l’acquisto dei registratori di cassa di nuova generazione, come iPratico.
Il credito d’imposta può essere richiesto per le spese sostenute nel 2019 e nel 2020 e sarà riconosciuto fino ad un massimo di 250 euro per l’acquisto e fino ad un massimo di 50 euro per l’adattamento.
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