Niente bonus ristoranti, ma spazio al “Bonus Ristoratori”: ecco quello che c’è da sapere
Niente Bonus Ristoranti per il settore della ristorazione. Faceva parte del cosiddetto “Decreto Agosto” e prevedeva un rimborso pari al 20% delle spese effettuati per pranzi e cene in ristoranti, locali, agriturismi e tavole calde, da settembre a dicembre 2020. Ogni pagamento – secondo quanto si era previsto – sarebbe comunque dovuto avvenire tramite POS.
La proposta del Bonus Ristoranti, purtroppo, non è passata. Il governo – che era stato chiamato a intervenire per evitare la chiusura di tante attività della ristorazione, uno dei settori più colpiti dall’emergenza COVID-19 – intendeva emulare quanto avviene già da un paio di settimane in UK con l’iniziativa chiamata “Eat out to Help Out”, un aiuto economico per incentivare la popolazione a rifrequentare i locali dopo il lockdown.
Il bonus ristoranti – che ammontava a circa 1 miliardo di euro – era stato pensato anche come metodo per combattere l’evasione fiscale: avrebbe riguardato, infatti, tutti i pagamenti cashless, con bancomat o carta di credito e dunque tracciabili, seguendo la stessa logica del bonus vacanze o quello mobilità. Ma niente bonus ristoranti: purtroppo per la clientela il conto va pagato per intero.
Niente bonus ristoranti: spazio al “Bonus Ristoratori”
L’unica boccata d’aria per i ristoratori sembra essere il cosiddetto “Bonus Ristoratori”, un contributo a fondo perduto per gli esercizi di ristorazione che abbiano subito una perdita di fatturato (dimostrabile) tra marzo e giugno di almeno il 25% dello stesso periodo del 2019. A istituire il fondo – di 600 milioni per il 2020 – è l’Art. 58 del D.L 104\2020, il cosiddetto Decreto Agosto.
Lo scopo del bonus è chiaramente quello di sostenere la ripresa e la continuità dell’attività dei ristoratori e di ridurre lo spreco alimentare destinato all’acquisto di prodotti (inclusi quelli vitivinicoli, di filiere agricole e alimentari, compresi anche DOP e IGP), valorizzando così anche la materia prima di ogni territorio e il Made in Italy.
Gli interessati potranno presentare istanza per il contributo secondo le modalità fissate con un successivo decreto, che dovrebbe uscire a giorni. L’importo del contributo verrà comunque erogato in due diverse tranches:
- Un anticipo del 90% al momento in cui la domanda verrà accettata: l’accettazione presuppone che vengano presentati i documenti fiscali comprovanti gli acquisti effettuati insieme all’autocertificazione relativa i requisiti richiesti;
- Il saldo del contributo: verrà corrisposto una volta presentata la quietanza di pagamento eseguito con le modalità tracciabili previste dalla legislazione vigente (bonifico, assegno, ecc).
Continua la proroga dell’esenzione Tosap
Inoltre, continua per i locali pubblici anche l’esenzione della Tosap, la tassa sull’occupazione del suolo pubblico. L’obiettivo, anche in questo caso, è di agevolare e favorire l’utilizzo di dehor e tavoli all’aperto. Gli italiani (ristoratori e avventori) hanno apprezzato tantissimo questa iniziativa: permette di garantire il distanziamento sociale e – in più – regala cene sotto le stelle indimenticabili.