Boom del food delivery anche nel post-lockdown: i dati
L’e-commerce e il food delivery continuano a far registrare dati straordinari anche nella fase post-lockdown. Da un lato, i consumatori continuano a comprare online. Dall’altro, le imprese investono sempre più nell’e-commerce e nelle tecnologie digitali (anche grazie ad alcune agevolazioni economiche). Ecco tutti i dati.
Il Covid-19 ha cambiato le nostre vite, le nostre abitudini e il modo di intendere il lavoro, nonché di fare shopping. I nostri modelli di consumo stanno cambiando profondamente: già durante la fase di lockdown, oltre 2 milioni di nuovi consumatori hanno acquistato online.
Una vera e proprio digitalizzazione generata da una… pandemia! Ma non è tutto: secondo l’analisi dell’Osservatorio Confimprese, ad aprile, il mercato totale ha registrato un +213,8% per l’online e un triste (ma giustificato) -91,3% per i negozi fisici. Tendenza – quella del mercato online – che sembra confermarsi anche nella fase che stiamo vivendo attualmente, il post-lockdown.
Triplicati gli acquisti online durante la pandemia
Nel nostro Paese si contano oltre 29 milioni di utenti che scelgono di acquistare online. Un dato incredibile, se si pensa che nello stesso periodo (da gennaio a maggio) dello scorso 2019, si registravano soltanto 700 mila nuovi consumatori. Durante la pandemia, infatti, gli acquisti online sono letteralmente triplicati.
Dati che ci fanno ben sperare anche per il futuro: se si pensa che solo nel 2019 il 7,3% degli acquisti B2C è stato online, si stima che la percentuale degli acquisti online raggiungerà il 22% nel 2023.
Tra i motivi che spingono ad ordinare cibo online, un grande peso ce l’hanno le modalità di spedizione e di consegna, tra cui:
- Il Click&Collet: ovvero la possibilità di ordinare online un prodotto e di ritirarlo in negozio (con un +349% in fase lockdown);
- Il Proximity Commerce: il servizio che permette l’integrazione tra i grandi player del mercato elettronico e piccoli negozianti che – attraverso le piattaforme digitali di delivery (come iPratico) – riescono a raggiungere i clienti delle zone vicine;
Il Food Delivery resiste anche al post-lockdown
Tra i settori che hanno registrato grandi numeri nell’e-commerce durante il lockdown, ci sono:
- Il pet care (+154%)
- Il food delivery di cibi freschi e\o confezionati (+130%)
- I prodotti per la cura della casa (+126%)
- I prodotti per la cura della persona (+93%)
Tutti settori che prima della pandemia risultavano ancora “emergenti” e che, oggi, sono tutt’altro. Dunque, non si può non notare come la crescita dell’e-commerce abbia coinvolto in maniera strutturale il settore del food: secondo l’Osservatorio eCommerce b2c infatti, nel 2020 gli acquisti online dei consumatori italiani avranno una crescita del 55% rispetto al 2019, così come riporta Il Sole 24Ore.
All’interno del comparto digital, il settore dell’alimentare occupa il primo posto con un 87%, seguito dal grocery (con un andamento del +85% rispetto all’anno scorso), e dal food delivery (con un +19%), insieme all’enogastronomia, che registra una crescita del 63%. Ma come si comporteranno gli italiani nei prossimi mesi? Si stima che quasi l’85% dei consumatori che hanno acquistato cibo online per la prima volta durante il lockdown, continuerà a farlo anche nei mesi e negli anni a seguire.